I polifenoli sono sostanze naturali presenti nella polvere di cacao ottenuta dalla lavorazione della pianta di Theobroma Cacao. Sono composti noti per le loro proprietà fin dall’antichità, la pianta del cacao ha infatti una storia molto antica e veniva già utilizzata a scopo terapeutico dai Maya e dagli Aztechi. Il cacao rappresenta l’alimento in assoluto con il più alto contenuto in polifenoli e tra questi le epicatechine sono quelle presenti in percentuale più elevata e che hanno mostrato una maggiore attività.

Esistono vari studi epidemiologici che nel corso degli anni hanno indagato sulle proprietà dei polifenoli, tra questi uno studio condotto sugli indiani di Kuna, un’isola dell’arcipelago di San Blas al largo di Panama, ha dimostrato come in quella popolazione abituata a bere grandi quantità di bevande al cioccolato, pianta abbondante in quelle regioni, il rischio di mortalità per problemi cardiovascolari si riduceva in maniera considerevole.

Questo studio ha posto l’attenzione sugli effetti benefici che il consumo di cacao può avere sulla salute. Studi scientifici hanno dimostrato che i polifenoli contenuti nel cacao possiedono diverse proprietà; il Theobroma Cacao contribuisce infatti ad esercitare un’azione tonica e di sostegno metabolico nonché una funzione antiossidante, contribuendo a proteggere le cellule dall’azione dei radicali liberi. Per le loro caratteristiche i polifenoli del cacao possono essere dunque impiegati per diverse problematiche in cui un loro consumo costante può costituire un aiuto per mantenere e migliorare il profilo cardiovascolare, metabolico e cerebrovascolare.

FUNZIONI COGNITIVE

Il funzionamento del sistema nervoso dipende dal suo continuo rifornimento di glucosio ed ossigeno che consente al cervello di produrre l’energia fondamentale per il suo corretto funzionamento. Il flusso sanguigno assicura infatti, l’afflusso degli elementi nutritivi tra cui quello necessario alla generazione di energia, il glucosio. Una volta entrato nella cellula il glucosio verrà trasformato e poi utilizzato dalle centrali energetiche del nostro organismo, i mitocondri. Un mancato apporto di sangue e di glucosio, può condurre di conseguenza a complicazioni a carico del sistema nervoso con l’insorgenza di patologie quali ictus, demenze, malattia di Alzheimer, o difficoltà di concentrazione. L’insieme di tutte le trasformazioni biochimiche e degli scambi energetici che si verificano a livello neurologico prendono il nome di metabolismo cerebrale. L’alterazione di uno o più processi legati a questi meccanismi sono alla base dello sviluppo del declino cognitivo o di patologie neurodegenerative.

Studi scientifici affermano che l’assunzione di polifenoli del cacao può aiutare come coadiuvante nel riattivare i processi coinvolti nel metabolismo cerebrale. Il consumo giornaliero di polifenoli del cacao aiuta a mantenere un corretto afflusso di sangue migliorando la perfusione cerebrale. Agiscono infatti a livello endoteliale favorendo il rilascio e la sintesi dell’ossido nitrico, sostanza che regola la vasodilatazione, portando ad un miglioramento della funzione vascolare. Ulteriori indagini hanno dimostrato che tra le diverse caratteristiche dei polifenoli vi è anche la capacità di migliorare la sensibilità all’insulina (ormone che regola l’ingresso del glucosio dentro la cellula), di modulare l’attività neuroinfiammatoria e di possedere attività neuroprotettiva in grado di mantenere e preservare le abilità cognitive che riguardano la memoria, la capacità di linguaggio, l’orientamento. Il meccanismo con cui i polifenoli agiscono a livello cerebrale sono diversi e richiedono ulteriori indagini, ma oltre ad avere un effetto benefico sul flusso vascolare e sulla formazione di nuovi vasi sanguigni, studi clinici hanno dimostrato che questi sono capaci di intervenire sulla cascata di reazioni chimiche che portano a bloccare la morte neuronale indotta dalle neurotossine ed a indurne la sopravvivenza. La supplementazione giornaliera di polifenoli del cacao contribuisce dunque al mantenimento della vasodilatazione endotelio-dipendente, favorendo il normale apporto di sostanze nutritive al cervello e mantenendo così un effetto protettivo sul tessuto cerebrale in tutti quei casi che necessitano di un supporto di tali sostanze come nel caso di declino fisiologico e/o precoce attribuibile all’invecchiamento, o per supportare l’efficienza mentale in generale.

MENOPAUSA

La menopausa è una fase fisiologica della vita che corrisponde alla cessazione della funzione ovarica, ovvero al termine del ciclo mestruale e dell’età fertile. Generalmente avviene intorno ai 50 anni e si può definire tale quando l’assenza delle mestruazioni si verifica da almeno un anno.

La mancata presenza degli estrogeni provoca una serie di mutamenti nella donna che riguardano gli aspetti trofici, metabolici, sessuali e psicologici, con una serie di manifestazioni e sintomi che variano a seconda della persona. Si verificano infatti dei cambiamenti a livello dell’apparato neuroendocrino con l’insorgenza di disturbi quali vampate, sudorazioni notturne, insonnia, modificazioni dell’umore che si manifestano generalmente entro due anni dall’inizio della fase menopausale e che coinvolgono il 70-75% dei casi; entro i primi cinque anni si manifestano poi modificazioni a carico dell’apparato genitourinario come secchezza, atrofia vaginale, dispareunia, cistiti ricorrenti; e successivamente degli effetti a lungo termine come l’aumento del rischio di malattie cardiovascolari, osteoporosi o osteopenia e sindrome metabolica. Evidenze scientifiche mostrano infatti come cessato l’effetto protettivo degli estrogeni, la donna sia maggiormente più esposta nei confronti di ictus, infarto, ipertensione, rottura del femore e diabete. In questa fase della vita è importante dunque la prevenzione e la cura dei problemi legati alla menopausa per aiutare la donna a mantenere il suo stato di benessere limitandone i disagi, ed evitare lo sviluppo di patologie più gravi e complicate da trattare.

Diversi studi scientifici affermano come i polifenoli del cacao possono essere utili nel contrastare i cambiamenti e breve e lungo termine dovuti alla caduta dei livelli di estrogeni nelle donne in menopausa, infatti studi clinici affermano come il consumo dei polifenoli presenti nel cacao sia strettamente correlata ad una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, ad un potenziamento del flusso ematico e ad un effetto benefico sulla pressione sanguigna.

I polifenoli del cacao infatti contribuiscono all’incremento della funzione endoteliale grazie alla loro capacità di agire sulla sintesi e sulla produzione dell’ossido nitrico sostanza fondamentale implicata nella dilatazione dei vasi sanguigni portando ad un miglioramento della pressione arteriosa, ma anche di parametri quali colesterolo e glicemia che possono insorgere nelle donne in età avanzata. Uno studio effettuato recentemente su donne di età compresa tra i 50 e i 60 anni in cui venivano utilizzati i polifenoli del cacao in associazione al myo-inositolo e agli isoflavoni della soia, conferma come un uso costante di questi composti favorisca il miglioramento del profilo glicemico, lipidico e del riassorbimento osseo, inoltre la presenza dei fitoestrogeni aiuta a contrastare la sintomatologia climaterica. L’integrazione con i polifenoli del cacao, insieme al mantenimento di uno stile di vita sano ed equilibrato, può dunque costituire un supporto efficace e sicuro per contrastare tutti quei disturbi che si manifestano nelle fasi peri-menopausali.

BIBLIOGRAFIA

Hollenberg N.K. et al. J Cardiovasc Pharmacol 2006;47.
Corti R. et al. Circulation 2009;119:1433-1441.
Hollenberg N. K. et al. Circulation 2007;116:2360-2362.
Grassi D. et al. Hypertension 2005;46(2):398-405.
Grassi D. et al. Am J Clin Nutr 2005;81:611-4.
Letenneur L. et al. Am J Epidemiol 2007;165(12):1364-71.
Nehlig A. Br J Clin Pharmacol 2012;75(3):716-727.
Desideri G. et al. Hypertension 2012;60:794-801.
Wang J. et al. J Alzheimers Dis 2014;41:643–650.
Osakabe N. J Clin Biochem Nutr 2013;52(3):186–192.
Grassi D. et al. Arch Biochem Biophys 2010;501:112-115.
D’Anna R. et al. Int J Endocrinol 2014;1-7.
Tangney C. et al. Curr Atheroscler Rep 2013;15(5):324.
Khan N. et al. Nutrients 2014;6:844-880.

Articoli in evidenza

PCOS: 20 anni dopo

PCOS: 20 anni dopo

La sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) rappresenta una delle patologie più comuni nelle donne in età fertile. La sua prevalenza varia notevolmente, con dati che oscillano tra il 5% e il 18%...